Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 25 agosto 2012

Monte Due Mani 25-08-2012

Quando: 25 agosto 2012
Chi c'era: Tiziano, Edi, Dritan e Paolo
Percorso: Culmine San Pietro (1300m) - Bivacco Locatelli-Scaioni-Milani (1656m)
Difficoltà escursionismo: E (per escursionisti)
Tempo: 2,5 h per l'andata, 2,5 h per il ritorno

Tutti insieme appassionatamente al Due Mani.
Uscita di gruppi con gli elementi "più pessimi" in circolazione..... divertimento garantito!!!
Ne approfitto per testare il programma appena installato sul cellulare, in questo modo non devo più inventarmi i sentieri e tracciarli a mano ma la tecnoclogia lo farà per me.
Salita e discesa non corrispondono... abbiamo avuto un'idea per una scorciatoia.....che si è rilevata invece un allungamento con un rientro più in salita che in discesa!!!


Partenza mattutina dalla Culmine di San Pietro, così facendo abbiamo trovato parcheggio e ci siamo evitati la calura della giornata.


Lungo le mulattiere che collegano il Culmine con la Forcella di Olino il percorso si presenta pianeggiante e in leggera discesa con alla sinistra già una bellissima vista sul versante orientale del Resegone.


Il tempo non promette bene.


Appunto.... il Resegone.....ma non si vede causa nuvole.


Per Dritan è troppo presto.... bisognava partire due ore più tardi.


Lungo il percorso si trovano alpeggi, stalle ed agriturismi vari.


E' mattino ed il tempo è incerto.


Si giunge alla diramazione che dalla mulattiera porta ad una svolta a destra in direzione Due Mani.


Si deve oltrepassare la stanga.


Si raggiungere in breve un alpeggio dove bisogna voltare ora più decisamente verso destra, risalendo la traccia che porta sul bellissimo crinale prativo della Muschiada (1410 m) che in primavera offre dolci fioriture oltre alla curiosa presenza di piccoli cippi in granito: infatti qui corre il confine tra le Provincie di Bergamo e Lecco.
Peccato che il cartello sia girato..... valli a capire gli installatori!!!


Proseguendo lungo il percorso un'altra segnalazione...... girata!!!
Chissà cosa si erano bevuti quando le hanno installate!!!!


Continuamo verso il crinale prativo della Muschiada .


Adesso si vede la meta..... o quasi..... ci stiamo dirigendo proprio verso le nuvole.


Ma noi inperterriti, continuiamo.


Nulla ci fermerà, con una spada ed uno scudo combatteremo le nuvole..... o in mancanza di altro ci basta un bastone mezzo ammuffito ed una borsa con dentro l'acqua..... non stiamo a vedere i piccoli dettagli!!!


Adesso il panorama ci permette di vedere anche la strada per Monterone.


Vedetta "bergo-milanese"!!


Il sentiero ora perde leggermente di quota per portarsi sui prati delle baite della Casera Pramira, dalla quale ci si immerge nel bosco di faggi seguendo la traccia che costeggia l'ampio crinale che collega Muschiada e Due Mani.
Terminiamo il crinale, ora inizierà la salita vera e propria.



L'attacco alla vetta trova ora il suo punto più faticoso nella ripida salita di circa 300 m di dislivello che, su tornanti, si immerge nel primo tratto nel bosco di faggi del versante Est del due mani per poi uscire allo scoperto su prato e raggiungere la vetta.
Qui le indicazioni ed i bolli abbondano!!!!


Esploratore alle prime armi.


Appena usciti dal bosco abbiamo una piacevole sorpresa: camosci!
Non uno solo ma tre o quattro famigliole che pascolavano sulle pendici della montagna che appena ci hanno visto sono scappate subito per cercare un posto sicuro lontano da noi.


Ecco cosa si vede a salire il Due Mani.


Proseguiamo ora per prati scoperti veso la cresta della montagna....


....e spuntano ancora altri camosci.


Per arrivare in vetta vi sono due sentieri che si collegano ad anello, uno passa sul crinale, mentre l'altro si dirige in cresta.
Noi scegliamo di salire per la cresta e discendere dal crinale.


Arrivati in cresta troviamo delle indicazioni.
In effetti il Due Mani viene chiamato così perche ha due cime che assomigliano a due mani alzate in aria, una ha la croce ed il bivacco, l'altra è spoglia.


Questa che si intavvede è quella spoglia, noi la evitiamo solo perchè immersa nelle nuvole.


Andiamo in cresta verso la croce.



Siamo ormai arrivati.


Indicazioni in vetta.


Panorama verso Lecco appena giunti in cima.


Crocione con bivacco.



L'interno del bivacco.


Il panorama, oltre al Resegone e alle Grigne, spazia verso Lecco e l'Alta Brianza con i suoi laghi e le vette del Triangolo Lariano, e verso la Valsassina, con il Tre Signori e lo Zuccone Campelli, oltre ai Piani di Artavaggio; verso Nord la Mole del Legnone è inconfondibile e, probabilmente giornate limpide offrono sguardi ancora più lontani.
Il tempo oggi non è dei migliori, scatto un'altro panorama con più sole.


Possente croce di ferro.



Godiamoci i raggi del sole che filtrano tra le nuvole.


Oltre a noi anche un cagnolino ne approfitta.


Ma ecco che il Resegone si libera delle nuvole!!!!


Questo che si vede è il "sentiero delle Creste".


Mentre noi siamo arrivati da qui.


E visto che abbiamo portato un fotografo che si è portato dietro un trepiedi..... sfruttiamo un pò la situazione.


Tra il Coltiglione e la Grignetta.


Osservando Lecco.


Un 360 dalla cima.


Uno dei pochi momenti in cui la cima della Grignetta è sgombera dalle nuvole.


Finito di fare i deficienti in vetta, iniziamo a scendere percorrendo l'altro sentiero, quello sul crinale, ed arrivati alla selletta di imbocco, vediamo l'arrivo della ferrata....


....ed ancora Lecco.


Proseguiamo per il crinale.


Una foto con vista della cresta appena fatta.


Il sentiero prosegue senza problemi.


Raggiungiamo il bivio dove avevamo preso il sentiero della cresta...indicato dal bastoncino.


Arriviamo presso l'inizio del bosco e ci lanciamo in foto "coreografiche".
Sul cucuzzolo.


Io ed il Resegone.


Attesa per la foto.


Cielo a pecorelle.....1


.....2.....


.... e 3.


Raggiungiamo la Muschiada.


Eravamo là in cima!!!!


Durante il rientro... qualche foto...


....un panorama....


....ed un'idea malsana: "facciamo una scorciatoia".
Anzichè abbassarci per prendere il sentiero dell'andata, ci siamo incamminati verso la cresta delle collinette davanti a noi.


Panorama a sinistra: ..........dovrebbe essere zona di Barzio, Moggio con sullo sfondo i Campelli......


....ed a destra: Due Mani, strada per Monterone, Pizzo d'Erna e Resegone.


La nostra scelta ci farà scarpinare in mezzo ad ortiche, rovi e cespugli taglienti il tutto su ripidissime salite in cresta per tutto il percorso!!!!!!!
Fino ad arrivare alla fine ed essere costretti a scendere per ritrovare il sentiero principale.


Ecco che usciamo dal bosco per tornare sul percorso principale.


Tornati sui nostri passi, rincontriamo l'alpeggio diroccato e le indicazioni montante al contrario per finire dinuovo alla stanga per la mulattiera.


"E sta' fermo senno la foto viene mossa!"


Alcuni panorami giunti quasi all'arrivo.
Da questa parte Barzio, Moggio ed i Campelli....


..... da questa gli agriturismi ed i recinti che si incontrano lungo il percorso.


Adesso un pò di fauna incontrata sul percorso.
Ape e farfalla al bar insieme.


Una farfalla....


....e tre farfalle su di un unico fiore, o quasi: me ne volata via una mentre scattavo.


Bruco mela.


Caprone.


Considerazione finale:
Ci abbiamo messo di più in generale, ma è stato divertente, peccato per le nuvole altrimenti chissà che panorama!!!!!

FINE

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